Why Jolly Phonics?

A multisensory method

Luogo: Como
Data: Year Round

Il metodo

Jolly Learning è metodo innovativo nato in Inghilterra per l’insegnamento della letto-scrittura della lingua inglese attraverso la fonetica e il metodo sintetico. Offre un programma completo che non comprende solo l’insegnamento della fonetica, ma, altrettanto dello spelling, della punteggiatura e della grammatica, aiutando i bambini a leggere e a scrivere in inglese dall’età di 6 anni. Questo programma si compone di due livelli:
1. Phonics (sul quale ci concentreremo): fornisce le basi per leggere e scrivere correttamente.
2. Grammar (nel senso di struttura della lingua): con l’obbiettivo di ampliare le abilità per una corretta comunicazione in lingua.
l metodo Jolly Learning propone entrambi i livelli in chiave divertente, avvincente e multisensoriale. Questi aspetti sono centrali per la buona riuscita del metodo che si pone come obiettivo l’insegnamento a livello esperienziale e non soltanto didattico.

Cos’è il Synthetic Phonics Method

Nell’apprendimento di una lingua straniera (L2) una fase delicata e centrale è proprio quella dell’alfabetizzazione. Jolly Phonics accompagna gli studenti nel raggiungimento delle complesse competenze di literacy, avvalendosi proprio della fonetica.
Leggere e scrivere significa codificare e decodificare continuamente un codice. Immaginate di dover leggere un testo in italiano solo avendo imparato i vocaboli tramite un processo meramente mnemonico, senza in realtà sapere che gl si legge /ʎ/ (e.g. “gli”) o che ch si legge /k/ (e.g.“che”). Lo sforzo che comporterebbe per un giovane studente memorizzare tramite lettura globale tutte le parole che incontra sarebbe enorme. I bambini in età scolare necessitano di istruzioni esplicite che colleghino i simboli al suono che producono. Bisogna insegnare loro che esiste un legame diretto tra i fonemi (suoni) e i grafemi (lettere o segni) per essere in grado di “fonderli” o “segmentarli” per poter, appunto, decodificare la lingua.
Gli adulti sono abituati a concepire la fonetica come qualcosa di astruso e complesso, utile soltanto per lo studio metalinguistico a livelli accademici. In realtà, imparare una lingua attraverso la fonetica significa dare uno strumento allo studente per poi poterla leggere e scrivere in maniera autonoma senza che egli debba far ricorso continuamente alla memoria, se non in casi particolari.
Come accennato prima, Jolly Phonics struttura il Synthetic Phonics Method adattandolo in funzione dell’apprendimento da parte di studenti di 5/6 anni: i 42 suoni della lingua inglese sono suddivisi in 7 gruppi e presentati in ordine di frequenza con la quale appaiono nella lingua (non l’ordine alfabetico al quale siamo abituati).
Gruppo 1: s, a, t, i, p, n
Gruppo 2: c k, e, h, r, m, d
Gruppo 3: g, o, u, l, f, b
Gruppo 4: ai, j, oa, ie, ee, or
Gruppo 5: z, w, ng, v, oo (school), oo (book)
Gruppo 6: y, x, ch, sh, th (sonora), th (sorda)
Gruppo 7: qu, ou, oi, ue, er, ar
In questo modo già dopo il primo gruppo di fonemi il bambino sa leggere e scrivere sotto dettatura diverse parole di senso compiuto come sat, tin, ant, nap, pin, cosa che non potrebbe altrettanto fare con le prime sei lettere dell’alfabeto. Ogni grafema e fonema viene presentato ai bambini con l’ausilio di canzoni, giochi, storie e movimenti del corpo in modo che vengano interiorizzati più facilmente.
Le 5 skills di Jolly Phonics sono le 5 fasi che compongono un lesson plan in funzione di una corretta letto-scrittura:
1. Learning the letter sounds
2. Learning the letter formation
3. Blending
4. Identifying sounds in words
5. Tricky words, ovvero quei casi particolari di cui sopra: tutte quelle parole che non seguono le regole fonetiche e che devono essere memorizzate (sempre con l’ausilio di stratagemmi mnemonici come il colour code o le rime)

L’aspetto multisensoriale non è da sottovalutare. Per interiorizzare anche i suoni più complessi l’aiuto di canzoni, movimenti, storie e immagini permette di apprendere più facilmente tutte le lettere tra le quali anche i diagraphs: quei suoni formati da due grafemi che spesso sono molto lontani dai suoni italiani e che, quindi, risultano più difficili da introiettare (e.g. oa /əʊ/ di goat).

Perchè il metodo sintetico è così importante

I vantaggi dell’insegnamento dell’inglese attraverso la fonetica risiedono principalmente nella prevenzione di errori di ortografia e di pronuncia, particolarmente sofferti nei parlanti di lingue neo-latine. In breve, se la “u” viene insegnata come /Ʌ/, la pronuncia di parole come “subway” difficilmente verrà pronunciata erroneamente con la u italiana (/w/).
Naturalmente Jolly Phonics applicato a contesti stranieri, come quello italiano nel nostro caso, non si limita solo all’insegnamento della literacy. Lettura e scrittura non vanno pensate come competenze “vuote” e fini a sé stesse; sono, invece, veicolari per l’apprendimento della competenza linguistica nel suo complesso, compreso gli aspetti semantico e espressivo.
Leggere e scrivere sono attività pratiche e di pensiero che implicano un uso attivo della lingua. Presuppongono uno scambio reciproco tra essa e il bambino: leggere è il modo migliore per avvicinare i giovani studenti ad un mondo nuovo, come può essere quello straniero, mentre la scrittura creativa permette al bambino di regalare qualcosa di personale alla lingua, esprimendo sé stesso se pur con un codice linguistico diverso. Questo scambio bidirezionale e continuo passa inevitabilmente attraverso l’alfabetizzazione, motivo per il quale si rende fondamentale l’individuazione di un metodo efficace per il suo apprendimento.
L’errore che spesso si commette avvalendosi del metodo d’insegnamento tradizionale è quello di ascrivere le lingue straniere alle discipline scolastiche come matematica o storia. Ciò che ci si dimentica è che la lingua non è solo un obbiettivo scolastico, ma è prima di tutto un veicolo per esprimersi. Il linguaggio è un codice complesso che comprende un aspetto fonologico, uno sintattico e uno lessicale che, naturalmente, prevedono una componente di studio. Ciò che però differenzia le lingue straniere, dalle altre materie scolastiche è il fatto che queste ultime servano per veicolare qualcosa: informazioni, certamente, ma prima di tutto sensazioni, sentimenti, emozioni, opinioni e, allo stesso modo, per recepirle. Attraverso la lettura e la scrittura i bambini interpretano ed esprimono significati/valori e danno senso a ciò che sentono e vivono. Imparare una lingua non è dunque acquisizione ma imparare a significare.

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